Ogni passione spenta
Ogni passione spenta è un ritratto di signora dai toni pacati ed eleganti. Una miniatura di ambienti aristocratici sprofondata nell'Inghilterra di inizio novecento che affida alle donne gli spazi della vita matrimoniale e famigliare; dame di casa colte e brillanti, mogli perfette, madri affettuose e distanti. Accompagnatrici silenziose di mariti importanti, illuminate di riflesso dalla luce del consorte, appendici di buon gusto di matrimoni ben confenzionati.
Ornamento di contorno alle serate mondane accanto al marito, viceregina delle Indie agghindata di pietre preziose, lady Slane ha trascorso la sua vita in silenzio, appoggiata al fianco del marito, il diplomatico Henry Holland. Nessuna opinione richiesta, nessun pensiero sinceramente ascoltato; costretta a presenziare a dibattiti di scarso interesse, ammirata dal marito e da tutti per la sua bellezza composta, il suo saper stare ordinatamente al proprio posto. Fattrice di sei figli, tutti allevati nel solco della cultura paterna, futuri uomini politici e future mogli ubbidienti.
Lady Slane ha vissuto per oltre ottant'anni questa vita fino a quando lord Holland muore.
Al momento della morte del marito, si affaccia inaspettata, un'ultima possibilità di riscatto.
Davanti agli occhi allibiti dei figli, feroci aquile che aprono i propri artigli sulla gestione del patrimonio di famiglia, decide di vendere la casa di Londra e di trasferirsi in una piccola dimora con giardino fuori città.
Comunica alla prole l'intenzione di non ricevere più visite, specie da nipoti e pronipoti, perché, ormai vecchissima, desidera vivere gli ultimi anni che rimangono nella quiete del fluire placido dei pensieri. Assieme alla fedele Genoux, inizia per Lady Slane un nuovo capitolo.
La parte centrale del libro è tutta dedicata alle riflessioni, a ritroso, della protagonista; lentamente l'anziana ripercorre gli anni della giovinezza, ricorda l'aspirazione a diventare pittrice soffocata dal volere della famiglia che invece la spinge ad un matrimonio di successo. Come bolle di sapone, scoppiano in un lungo incedere i ricordi lontani, piccole nubi che si presentano all'orizzonte, appaiono timidamente e poi scompaiono. Istantanee di una vita vissuta a margine, non voluta, costretta tra i tentacoli di una società di facciata sinceramente disprezzata.
Ora lady Slane può finalmente concedersi il lusso della semplicità, la compagnia di persone autentiche, di affetti scelti.
La scrittura pacata e contenuta accompagna il lento ondeggiare del passato e scivola ogni tanto, senza disturbare, in qualche ghirigoro barocco.
E' bello e commovente il ritratto di donna che ne esce, delicato e forte, consapevole; dettagliata la cornice sociale all'interno della quale si snoda la storia.
Quieto il ritmo del narrare che dondola il lettore verso un guizzo finale inaspettato che movimenta la lettura tutta.
Interessante anche la riflessione sulla vecchiaia quale momento di riappropriazione di sé.
Vita Sackville-West ci regala un romanzo intimo e personale che ci parla di una donna che, come molte all'epoca, è costretta a fondersi con il proprio uomo, diluendosi in esso, costruendo la propria vita sulla rinuncia di sé. Scrittrice, giornalista, poetessa, fece della propria vita un esempio di anticonformismo e ribellione. Spirito che emerge anche dalle pagine di questo romanzo che racconta di una società che esclude talenti e saperi femminili, ma allude anche ad un possibile risarcimento finale.
Vita Sackville-West nasce nel Kent nel 1892 da una famiglia dell'aristocrazia inglese, sposò il diplomatico inglese Harold Nicolson. Il matrimonio, molto chiacchierato per le numerose storie omossessuali dei due coniugi, venne definito dal figlio Nigel "felice e fuori dal comune".
Fu legata al circolo Bloomsbury e a Virginia Woolf, che a lei si ispirò per il suo Orlando.
Appassionata di architetture di giardini, tenne per molti anni una rubrica per l'Observer; assieme al marito creò il giardino del castello di Sussinghurt, ad oggi uno dei giardini più visitati di Inghilterra
https://www.ilsaggiatore.com/libro/ogni-passione-spenta-2/
Ornamento di contorno alle serate mondane accanto al marito, viceregina delle Indie agghindata di pietre preziose, lady Slane ha trascorso la sua vita in silenzio, appoggiata al fianco del marito, il diplomatico Henry Holland. Nessuna opinione richiesta, nessun pensiero sinceramente ascoltato; costretta a presenziare a dibattiti di scarso interesse, ammirata dal marito e da tutti per la sua bellezza composta, il suo saper stare ordinatamente al proprio posto. Fattrice di sei figli, tutti allevati nel solco della cultura paterna, futuri uomini politici e future mogli ubbidienti.
Lady Slane ha vissuto per oltre ottant'anni questa vita fino a quando lord Holland muore.
Al momento della morte del marito, si affaccia inaspettata, un'ultima possibilità di riscatto.
Davanti agli occhi allibiti dei figli, feroci aquile che aprono i propri artigli sulla gestione del patrimonio di famiglia, decide di vendere la casa di Londra e di trasferirsi in una piccola dimora con giardino fuori città.
Comunica alla prole l'intenzione di non ricevere più visite, specie da nipoti e pronipoti, perché, ormai vecchissima, desidera vivere gli ultimi anni che rimangono nella quiete del fluire placido dei pensieri. Assieme alla fedele Genoux, inizia per Lady Slane un nuovo capitolo.
La parte centrale del libro è tutta dedicata alle riflessioni, a ritroso, della protagonista; lentamente l'anziana ripercorre gli anni della giovinezza, ricorda l'aspirazione a diventare pittrice soffocata dal volere della famiglia che invece la spinge ad un matrimonio di successo. Come bolle di sapone, scoppiano in un lungo incedere i ricordi lontani, piccole nubi che si presentano all'orizzonte, appaiono timidamente e poi scompaiono. Istantanee di una vita vissuta a margine, non voluta, costretta tra i tentacoli di una società di facciata sinceramente disprezzata.
Ora lady Slane può finalmente concedersi il lusso della semplicità, la compagnia di persone autentiche, di affetti scelti.
La scrittura pacata e contenuta accompagna il lento ondeggiare del passato e scivola ogni tanto, senza disturbare, in qualche ghirigoro barocco.
E' bello e commovente il ritratto di donna che ne esce, delicato e forte, consapevole; dettagliata la cornice sociale all'interno della quale si snoda la storia.
Quieto il ritmo del narrare che dondola il lettore verso un guizzo finale inaspettato che movimenta la lettura tutta.
Interessante anche la riflessione sulla vecchiaia quale momento di riappropriazione di sé.
Vita Sackville-West ci regala un romanzo intimo e personale che ci parla di una donna che, come molte all'epoca, è costretta a fondersi con il proprio uomo, diluendosi in esso, costruendo la propria vita sulla rinuncia di sé. Scrittrice, giornalista, poetessa, fece della propria vita un esempio di anticonformismo e ribellione. Spirito che emerge anche dalle pagine di questo romanzo che racconta di una società che esclude talenti e saperi femminili, ma allude anche ad un possibile risarcimento finale.
Vita Sackville-West nasce nel Kent nel 1892 da una famiglia dell'aristocrazia inglese, sposò il diplomatico inglese Harold Nicolson. Il matrimonio, molto chiacchierato per le numerose storie omossessuali dei due coniugi, venne definito dal figlio Nigel "felice e fuori dal comune".
Fu legata al circolo Bloomsbury e a Virginia Woolf, che a lei si ispirò per il suo Orlando.
Appassionata di architetture di giardini, tenne per molti anni una rubrica per l'Observer; assieme al marito creò il giardino del castello di Sussinghurt, ad oggi uno dei giardini più visitati di Inghilterra
https://www.ilsaggiatore.com/libro/ogni-passione-spenta-2/
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